Nella scienza delle religioni e in sociologia, l'effetto pizza è il fenomeno per cui elementi della cultura di una nazione o di un popolo vengono trasformati, o abbracciati più pienamente altrove, e successivamente reimportati nella loro cultura di origine,[1] o più in generale il modo in cui la comprensione di sé di una comunità è influenzata, imposta o importata da fonti straniere.[2]
Sebbene ci si riferisca a tale fenomeno anche usando termini quali "ciclo di feedback ermeneutico", "re-inculturazione" e "auto-orientamento", la locuzione "effetto pizza" fu coniata da Agehananda Bharati, monaco indù di origine austriaca e docente di antropologia all'Università di Syracuse,[2][3] che nel 1970 scrisse:[4]
«The original pizza was a simple, hot-baked bread without any trimmings, the staple of the Calabrian and Sicilian contadini from whom well over 90% of all Italo-Americans descend. After World War I, a highly elaborated dish, the U.S. pizza of many sizes, flavors, and hues, made its way back to Italy with visiting kinsfolk from America. The term and the object have acquired a new meaning and a new status, as well as many new tastes in the land of its origin, not only in the south, but throughout the length and width of Italy»
«La pizza originariamente era un semplice pane cotto a caldo senza guarnizioni, l'alimentazione base dei contadini calabresi e siciliani da cui provengono ben oltre il 90% di tutti gli italoamericani. Dopo la prima guerra mondiale, un piatto molto elaborato, la pizza americana di molte dimensioni, sapori e colori, ha fatto ritorno in Italia con i parenti in visita dall'America. Il termine e l'oggetto hanno acquisito un nuovo significato e un nuovo status, così come molti nuovi sapori nella terra d'origine, non solo nel sud, ma in tutta la lunghezza e la larghezza dell'Italia»
La ricostruzione della storia della pizza effettuata da Bharati non è corretta. La pizza pomodoro e mozzarella è gia' presente a Napoli prima del '900 ma e' un fenomeno locale. Diverra' un piatto nazionale, solo nel dopoguerra. E' possibile che una certa influenza sulla diffusione della pizza in tutt'Italia ce l'abbiano avuta gli immigrati italoamericani rientrati in Italia[5].